recupero crediti debitore

Si è presentato in studio un cliente disperato, perseguitato da creditori insistenti che minacciavano di aggredire il suo già fortemente gravato stipendio. Sul punto la Riforma Cartabia ha apportato importanti modifiche, assicurando un po’ di sollievo al debitore. 

Innanzitutto è bene precisare che all’art 543 c.p.c. si trova la definizione di pignoramento presso terzi, cioè il pignoramento di beni di proprietà del debitore, ma che si trovano ancora nella disponibilità di terzi, come ad esempio lo stipendio da parte del datore di lavoro. Inoltre, da gennaio 2024 all’aumento dell’assegno sociale è conseguito un aumento del minimo vitale, somma minima impignorabile dello stipendio, pari ad euro 534,41. Peraltro, l’ordinamento non vieta di cedere più quote del suo compenso, sempre che ne rimanga il minimo vitale. 

Per la maggioranza dei creditori la quota dello stipendio pignorabile è di un quinto, ma questo dato può variare in base alla tipologia del creditore: l’Agenzia delle Entrate-Riscossione, ad esempio, può aggredire lo stipendio del lavoratore per una quota di un quinto se supera euro cinquemila, per un settimo se si aggira tra euro cinquemila e euro duemilacinquecento, infine per un decimo se non supera euro duemilacinquecento. Qualora ad aggredire la mensilità del lavoratore dovesse essere una pluralità di creditori, essi dovranno tentare il pignoramento in sequenza e non in solido, trattenendo la quota indicata e lasciando al debitore la somma del minimo vitale. Infine, il creditore potrebbe scegliere di aggredire la mensilità già accreditata al debitore, rivolgendosi all’istituto bancario o postale dove è avvenuto l’accredito. Questo è possibile solo per l’importo eccedente il triplo dell’assegno sociale, dunque se il lavoratore dovesse avere accreditati almeno euro 1603,23. 

Tenuto conto delle nozioni fino ad ora esposte, lo studio si è attivato e ha impedito che lo stipendio del cliente venisse nuovamente aggredito. L’ennesimo pignoramento lo avrebbe fatto scendere sotto la soglia prevista del minimo vitale e avrebbe sottratto alle sue tasche più della metà del suo compenso. Il nuovo creditore dovrà attendere che uno dei crediti preesistenti si estingua per poi tentare nuovamente di aggredire lo stipendio del cliente.

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