Il piano genitoriale è una delle novità introdotte dalla Riforma Cartabia, concepito come uno strumento di supporto per i genitori che incontrano difficoltà nella gestione dei figli. Ha una funzione non solo a livello organizzativo, ma anche nel favorire e proteggere il principio della bigenitorialità.

In effetti, il piano è un documento redatto dall’avvocato, dove sono riportate informazioni rilevanti affinché il giudice possa valutare in modo approfondito le questioni di separazione. Questo documento rappresenta una base di dialogo che permette, anche in caso di divergenze, di stabilire regole chiare per entrambi i genitori, agevolando così il compito del giudice nella scelta delle disposizioni più appropriate per il benessere dei figli.

Il piano non è un mero programma organizzativo, ma una vera e propria guida per l’esercizio della responsabilità genitoriale, nel rispetto delle esigenze dei figli e degli obblighi di entrambi i genitori.

In questo contesto, il piano genitoriale viene redatto sulla base delle esigenze dei figli, dettagliando gli aspetti della loro vita quotidiana, comprese le attività scolastiche ed extracurriculari, gli impegni familiari e gli eventi significativi. La legge prevede una particolare attenzione all’interesse superiore del minore, al fine di garantire una gestione coordinata e responsabile.

Molti casi hanno mostrato come tale piano contribuisca a ridurre le tensioni tra i genitori separati, rendendo più sereno il rapporto tra loro e, di conseguenza, la vita dei figli. Quando il piano genitoriale è ben strutturato e condiviso, entrambi i genitori partecipano attivamente alle decisioni più importanti riguardanti la vita dei figli, rispettando gli accordi presi.

Alla luce di quanto sopra, si prende come modello una coppia di genitori separati caratterizzata da continui conflitti che ha trovato particolare beneficio dalla stesura del piano genitoriale. Entrambi i genitori sono ora collaborativi e presenti nella vita dei loro figli.  

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